AMARSI É…EGO E AMORE?

C’è una linea  sottile tra questi due termini che ne delimita il giusto equilibrio.

Partendo dalla mia esperienza di kinesiologo dove la ricerca dell’equilibrio è basilare,  mi sono chiesto se Ego e Amore siano così diversi o due facce della stessa medaglia?

Spesso si attribuisce all’ Ego una visione negativa, ma da dove arriva? Dove prende nutrimento?                                                                                                                   

Lavorando sulle energie psichiche delle persone, mi sono reso conto che l’Ego con le sue manifestazioni, prende energia dei nostri organi. Un esempio fra tanti che posso qui riportare è quello della paura: essa può causare un forte spavento ed è la paura stessa che prende il suo nutrimento ed energia dalla vescica portando spesso a delle perdite urinarie incontrollabili.

L’Ego però prende nutrimento non solo dai nostri organi ma dunque anche dal nostro potenziale, ed anche dai nostri talenti innati, e quindi da tutte quelle cose belle che abbiamo conquistato e fatto nella nostra esperienza di vita.

Cosa succede però quando l’Ego trova tanto nutrimento?

Succede che diventa preponderante il fare rispetto all’essere. Accade allora di perdere quell’equilibrio che esiste tra l’amare noi stessi per come siamo e l’amare noi stessi per quello che facciamo o abbiamo fatto. E’ difficile diventare consapevoli per tutti coloro che si definiscono colti, realizzati , e magari anche famosi; molto spesso sono coloro che hanno una risposta per tutto ma non per la domanda più importante:

“Perché sei riuscito a fare tutte queste cose belle nella tua vita?”

Questo è solo un altro esempio per ricordarci che l’unica certezza nella vita è come siamo e non quello che facciamo, perché per quanto grandi siano le cose che abbiamo fatto se ci appoggiamo troppo a loro, il giorno in cui queste cose cadranno, noi cadremo con loro, causa del famoso ego ferito, un azzeramento della nostra autostima ed arrivati a quel punto non avremo più nulla per nutrire il nostro ego.

Se noi rimaniamo invece sull’amore per noi stessi con la consapevolezza che quello che abbiamo fatto nella vita è frutto del nostro essere e potenziale innato, allora il nostro Ego avrà il giusto nutrimento per mantenere l’amore nel rispetto della nostra persona.

Vorrei concludere con una frase che un grande maestro e guerriero, Enzo Rossi, ripeteva sempre :

“Il miglior guerriero è colui che non combatte”.

Quando siamo consapevoli di ciò che siamo è lì che Ego e Amore trovano il giusto equilibrio, in un unico Amarsi senza dimostrare più nulla a nessuno, se non a noi stessi nel proprio percorso evolutivo.

Roberto Lorusso