AMARSI EGO O AMORE?

Questo è il tema. Questa è la domanda.

Se io mi amo ovviamente è amore. Questo per una banale coerenza lessicale. Altrimenti si sarebbero usati altri vocaboli. Ma, volendo andare oltre le banalità e quindi volere dare un senso ulteriore al tema, si deve accedere ai sottintesi: che ci siano delle incomprensioni sul termine “amarsi”?

La mia sensazione, supportata dai miei studi, è che siamo figli di una Cultura storica inquisitrice che stimola lo sviluppo dei sensi di colpa: se mi amo non va bene perché devo flagellarmi, perché la elevazione spirituale e la approvazione del giudice esterno si ottengono solo attraverso la sofferenza, la penitenza e la mortificazione del corpo (o qualche cosa di simile).

Di questo, se si volessero cercare, si potrebbero trovare conferme anche nella Bibbia (tanto per restare nell’argomento storia-sofferenza-non amarsi): “Tratto con durezza il mio corpo affinché dopo aver predicato (l’amore di Dio) agli altri non sia trovato mancante”. 

Ma d’altra parte qualche anno prima, un “Grande Maestro” avrebbe detto: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.

Questo comandamento di Gesù esprime un concetto semplice su come funziona il sistema corpo mente: si impara solo dalla diretta esperienza personale. Quindi siamo in grado di fare agli altri solo quello che abbiamo imparato a fare su noi stessi. Perciò il massimo modo in cui possiamo amare gli altri è lo stesso modo che abbiamo imparato e nel quale riusciamo ad amare noi stessi. 

Per cui questo comando è come se dicesse: ama il prossimo tuo al massimo di cui sei capace. 

Se amarsi fosse ego allora la via insegnata dal cristo sarebbe un percorso nel quale si impara ad amare a nutrire il proprio ego per poi allo stesso modo, dopo, nutrire lego degli altri. 

Allora sarebbe una via dell’ego!

Certo una visione interessante non priva di riscontri pratici. 

Quindi … siamo alla domanda finale: Quale è la differenza tra amarsi e nutrire il proprio ego?

Solo l’atteggiamento interiore di onesta ricerca crea le condizioni per amare se stessi. Solo ognuno di noi potrebbe indagarsi e scorgerlo. 

“Chi fra gli uomini conosce le cose dell’uomo eccetto lo spirito dell’uomo che è in lui?”

Solo il nostro spirito può dircelo.

Ma in ultima analisi, con un po’ di ritardo temporale, qualche verifica  la si può fare, qualche linea di tendenza manifesta dove stiamo andando, quale parte di noi stiamo nutrendo: l’ego o l’amore, i valori materiali o quelli spirituali. 

Tale verifica c’è attraverso il naturale fluire dei nostri comportamenti, attraverso la constatazione di ciò che ci viene più facile e con più frequenza … “amore, gioia, pace, benignità, longanimità, bontà, fiducia, mitezza, padronanza di se. Contro tali cose non c’è legge”.

Dott. Ing. Luca Lagrini
Benessere Ambientale: Energetica, Termotecnica e Acustica.
http://lucalagriniambiente.blogspot.com