L’ESPERIENZA DELL’EGO.
Siamo su questa Terra per esperire:
L’esperienza centrale e fondamentale è l’ego che, da quando veniamo a questo mondo, è ciò che guida la nostra esistenza, fomentato ed ingigantito dalla famiglia di origine, dalla società e dalla corsa al progresso.
Ogni istante che viviamo qui, il nostro pensiero ci porta a porci domande continue, a cercare risposte ai nostri bisogni e alle nostre necessità .
Ci hanno insegnato che ogni cosa facciamo deve dimostrare qualcosa agli altri o a noi stessi.
Ogni cosa deve ‘servirci’, deve ‘essere utile’ e proficua per avere una ‘posizione’ o un ruolo nel mondo in cui ci troviamo a vivere.
La civiltà occidentale, improntata sulla materia, sul fuori e non sul dentro, vive di ego.
Moltissimi esseri umani hanno la convinzione che avere una posizione nella società e, quindi, essere appagati e realizzati materialmente, corrisponda ad amare se stessi. Il possedere oggetti o potere, avere lustro ed essere i benvoluti da tutti, corrisponde al raggiungimento del massimo grado di amore verso se stessi.
Ma davvero tutto ciò equivale ad amare se stessi ?
Da qui nasce il conflitto fra l’Ego, che dice che cosa fare o essere per raggiungere l’obbiettivo e l’Animus (Sé), che chiede benessere pace e armonia, a prescindere.
Quale delle due scelte ci farebbe percepire una sensazione di benessere totale ?
Ottenere un risultato utile e proficuo a livello pratico e materiale o seguire quella che ci fa sentire in pace con noi stessi?
Se io mi riconosco quale Amore Divino, mi amo anche quando sono nuda nel mondo, quando i passi che faccio non sono perfetti, quando sbaglio, quando non sono nessuno – ma sono tutto, quando non ho niente – ma ho tutto.
L’Ego invece dice che non può essere in questo modo, che c’è bisogno di avere, di fare, di possedere, di essere qualcuno, che bisogna essere amati, altrimenti tutto crolla e non sei nulla.
Ecco perché l’Ego può generare un conflitto utile ed evolutivo.
Gabriella Conversano