EGO; OSTACOLO PER AMARSI ED AMARE L’ALTRO?

Al fine di poter esperire la vita nella materia il nostro Spirito (Se Superiore) si incarna nel corpo fisico che ognuno di noi conosce bene. Una parte di noi, fondamentale per poterci dare quell’illusione che ci permetta di esperire ciò che il nostro Spirito voglia fare, è la mente. 

Ad ogni nascita la mente è una tabula rasa, inutile sarebbe il ricordo di esperienze pregresse, e lo Spirito, inizia il suo cammino. Man mano che il tempo passa ed il bambino cresce prende sempre più forma l’Ego (il Sé Inferiore o anche la personalità). Dovrebbe essere semplicemente uno strumento di grande utilità ma purtroppo nello stadio evolutivo attuale quasi sempre diviene il nostro padrone e despota.

Dice Eckhart Tolle: “l’ego null’altro è se non l’identificazione con la forma che in prima luogo è rappresentata dalle forme pensiero.”

L’ego, quindi,  nel processo di identificazione si ancora sempre più al passato, ha il terrore di ogni cambiamento e per esistere deve perpetuare lo status quo, non è pronto a fluire, divenendo in tal modo un freno evolutivo notevole. La nostra società dell’avere non ci aiuta a riportare l’ego alla sua funzione primaria ed esso, sempre più alimentato dall’illusoria felicità nel possesso di beni materiali e di lusinghe varie, ci porta a ritenere che l’uomo sia quello che ha
e non quello che è. Il nostro ego, in tal modo, diviene un superbo ed arrogante despota in grado di guidare la nostra vita, e ci rende insofferenti a qualunque pensiero di altri.

Come può l’uomo in tal modo connettersi all’energia creatrice dell’Universo?. Come può ritrovare la strada per il ritorno alla casa del Padre? 

E’ bloccato e del resto trae sicurezza da questo blocco, non vuole cambiare nulla del suo modo di pensare che ritiene l’unica verità, inconsciamente vede che il nuovo potrebbe decretare la sua fine e quindi lo nega e se ne ha il potere attua tutte le misure necessarie a non farlo emergere. Il fatto è che nell’Universo ciò che non fluisce, ciò che si irrigidisce, ciò che rifiuta di avanzare dapprima invecchia e poi muore. 
E’ evidente che, così frammentato, l’uomo abbia grandi difficoltà ad amarsi e quindi ad amare gli altri.  Chiama amore quell’impasto di bisogni affettivi e fisici, possesso e gelosia che di fatto nulla hanno a che fare con l’amore. La nostra mente è totalmente condizionata, è il prodotto della società, della religione, di vari influssi, impressioni, ricordi.

Se vogliamo scoprire ciò che è vero, dobbiamo essere completamente liberi da tutte le religioni, da tutti i condizionamenti, da tutti i dogmi, da tutte le credenze e da qualunque autorità che spinga ad uniformarci; il che significa, essenzialmente, essere completamente soli, e questo è molto difficile. L’ego, piccolo dittatore al quale ognuno di noi regala un potere immenso, vigila affinché questo non accada, perpetuando in tal modo il condizionamento della mente.

Michaele Fonini