PSICOBORGHESIA.
Hai visto la mia macchinona? Bella vero? È nuova appena comprata; cosa questa che tu non puoi fare.
Sai benissimo che una macchina come questa tu non la potrai mai avere e io, per il tuo bene, te lo devo dire.
Vedi i miei modi così raffinati, così controllati; sai, io ho un pieno controllo su me stesso e mi fa bene, e so che se accetti di essere controllato da me ti fa bene. Suvvia, lasciati controllare, così non avrai la preoccupazione di doverti sfamare; intendo te e la tua famiglia, naturalmente.
E cosa ne dici del mio comportamento così gentile e così curato e all’ultima moda nel vestire? Sai, curo attentamente tutti i dettagli del mio abbigliamento, anche per il viso e la pettinatura e i gioielli, e le collane e gli anelli, non porterò mai un orologio dozzinale e nella mia alimentazione è sempre Natale.
E guarda poi come mi muovo nel camminare e anche nel trattenermi nella volgarità del gesticolare, e sono anche un esperto agente cosciente nel mantenermi nel mio tenore di vita, nel mio stile, che certamente non è e non può essere come il tuo, e qui, so che ne convieni, altri commenti non sono necessari.
Come certamente avrai notato, io non ti parlo direttamente perché, non posso abbassarmi fino a te, che sei tanto inferiore a me eppure, sono tanto eloquente anche se a parole non ti dico niente.
Hai capito che devi stare al tuo posto e che non devi imitarmi?
La tua posizione sociale è bassa e tanto in basso … e non ti posso dire esattamente dove perché non voglio risultarti volgare.
Io sono fra gli eletti benedetti e tu no, e te lo dico proprio per aiutarti a stare al tuo posto, e te lo faccio capire anche psicologicamente.
Tu non sei un eletto come me e non c’è niente da fare per te.
Credimi, ti devi rassegnare, è meglio così per te; almeno, avrai sempre la soddisfazione di poter contribuire alla mia elezione.
Testo a cura di Paolo Raimondi.
Fotografia a cura di Luca Paudice.