IL TEMPO SOSPESO, a cura di Paolo Raimondi.
Fin dall’inizio di Magia Donna, la mia partecipazione è basata sul fascino e la funzionalità del Nuovo Piano di Coscienza visto al “Femminile”. L’incontro con Donatella è parte di questo Piano e, anche se può sembrare incredibile, questo nostro incontro era predestinato poiché ci unisce la stessa finalità. Ambedue sappiamo che il Piano d’evoluzione di una Nuova Coscienza è sacro. Non siamo i soli a parteciparvi; molti sono impegnati in questo Divino Progetto in tutto il mondo e molti arriveranno e vi aderiranno. La mia partecipazione fino ad ora è stata “nascosta”, da qui in poi lo sarà un po’ meno ma, comunque, ancora abbastanza “occulta” perché ogni movimento a scopo evolutivo è normalmente bersagliato da potenti oscure forze e, per tal ragione, deve essere protetta l’autonomia d’azione. Ciò che è stato definito come “tempo sospeso” ha dato i suoi buoni frutti, uno dei quali è certamente il rinnovamento incentrato su una più chiara identificazione dei comuni valori che motivano la nostra operatività e il nostro “stare insieme”. Autoespressione e comune finalità sono le basi incontestabili per un’autentica collettiva Azione creativa. Attualmente, a parer mio, la maggior parte dei componenti di Magia Donna è giustamente incentrata nella propria autoespressione, necessaria per conoscere sé stessi a partire dalla propria identità, per poter raggiungere poi la propria Individualità. Sono indispensabilmente rivolti alla ricerca di sé stessi e questo è un gran bene; è di per sé già un movimento sacro, ma comporta dei rischi molto seri nei riguardi della comune finalità. La progressiva scoperta di sé stessi, delle proprie capacità, potenzialità, particolarità, maestria; e questi sono tutti valori positivi, può portare a confondere i propri personalismi con gli intenti di una finalità comune, è facile confondere i propri valori soggettivi con l’oggettività di un intento comune. Una coscienza evoluta percepisce nettamente un valore oggettivo e lo sa distinguere altrettanto nettamente da un personalismo soggettivo, ma per poter raggiungere questo “livello” di buon discernimento bisogna aver già raggiunto un certo grado di Individualità. Bisognerà “fare i conti” con i ben noti e fastidiosi condizionamenti mentali inevitabilmente presenti. E’ una “dura battaglia” che si può e si deve vincere in favore di una finalità evolutiva che è il Bene Generale. Concludo con le seguenti parole di Mère:
“L’unica vera salvezza per gli uomini è sfuggire al dominio della mente, aprendosi all’Influsso divino ottenuto con un totale abbandonarsi al Divino. Solo uscendo dalla prigione mentale e innalzandoci consciamente nella luce dello Spirito potremmo, con un’unione con il Divino, permetterGli di ridarci l’equilibrio e la salute che abbiamo perduto. (15/17. 03.1970 – Mère)”.
Paolo Raimondi 06.10.2020