Un mondo duale

Eraclito, enigmatico filosofo Greco e a causa di ciò definito “l’oscuro”,  comprese che la Legge dell’Universo, il Logos, è la relazione di contrapposizione, complementarietà, interdipendenza e alternazione tra due concetti opposti (essere-divenire, luce-ombra, infinito-finito, vita-morte, passato-futuro, maschile-femminile, pace-guerra, giorno-notte ecc.) che sono apparentemente in costante conflitto tra loro, ma in realtà, allo stesso tempo, necessitano l’uno dell’altro perché ogni cosa ha origine dal proprio opposto: gli opposti possono infatti essere definiti solo per opposizione, e non possono mai essere determinati in modo indipendente; nulla esisterebbe se non ci fosse, allo stesso tempo, anche il suo opposto.

Se non ci fosse la notte, cosa ci darebbe l’opportunità di definire il giorno come tale? Se non ci fosse la guerra, cosa ci darebbe l’opportunità di definire la pace come tale? Se non ci fosse la morte, cosa ci darebbe l’opportunità di definire la vita come tale? Lo stesso al contrario e per tutti gli opposti che esistono, sono due facce della stessa moneta, legati allo stesso modo in cui un sentiero in salita sembra un sentiero in discesa se visto dall’alto.

Eraclito pensava che tutto fosse destinato a passare eternamente da uno stato dell’essere ad un altro: ciò che è freddo e diviene caldo si raffredderà, ciò che è lento e diviene veloce rallenterà, ciò che è vivo e muore tornerà alla vita. Sono vivo (nuovamente) perchè morii, e sono destinato a morire (nuovamente) e poi a ritornare alla vita (nuovamente), allo stesso modo in cui sono sveglio (nuovamente) perchè mi addormentai, solo per essere destinato ad addormentarmi (nuovamente) e poi ritornare ad essere sveglio (nuovamente). La fine del cerchio coincide esattamente con il suo inizio. Non c’è immobilità, solo una eterna e incessante metamorfosi, una corrente senza inizio e senza fine, un cambiamento e una trasformazione costanti: panta rei (“tutto scorre”).

Ad ogni modo, necessitiamo di entrambi gli opposti e ci saranno sempre entrambi: il loro risultato è armonia ed equilibrio: dopo la notte verrà il giorno ma ad un certo punto ci sarà nuovamente la notte, In questo flusso Eraclito vide il Logos, la Legge Universale della Natura!

Nota: qui sta il significato della figura dell’Androgino (dal Greco androgynos, composto da andros, “uomo”, e gyne, “donna”), l’essere completo e indiviso meglio conosciuto per la sua descrizione fatta da Platone nel Simposio. Il simbolismo insito in questa figura fa riferimento alla coesistenza degli opposti e alla loro interdipendenza, l’unità di fondo nascosta dalla loro apparente separazione e opposizione: in termini biologici fa riferimento al ripristino dell’assoluta e primordiale unità dell’essere. La“coincidenza degli opposti”) è lo stato dell’essere in cui gli opposti coincidono: per esempio, al culmine dell’amore sessuale si verifica una coincidenza tra uomo e donna, una momentanea emersione dello stato androgino dell’essere, l’impulso erotico avendo il suo significato più profondo nella reintegrazione e riunificazione delle due parti divise dell’essere umano; questa coincidenza biologica, in casi e condizioni specifiche, permette di sperimentare momentaneamente uno stato puramente spirituale e trascendente


Energia maschile e femminile

La mente umana ordinaria vede il mondo attraverso il filtro della dualità.
A livello fisico, la dualità si manifesta nel cervello umano sotto forma dei due emisferi, il sinistro – Maschile – e il destro – Femminile. La Razionalità e l’Irrazionalità che cercano in continuazione di incontrarsi, andare d’accordo e infine sposarsi per diventare un essere solo: la somma degli opposti.
La Tesi e l’Antitesi che producono una Sintesi.
Tutta la realtà è costruita a immagine e somiglianza di queste due qualità all’opera, e così la tua vita.
In ogni momento te ne puoi accorgere se osservi attentamente ciò che ti circonda.
Dentro di te, il maschile e il femminile sono come una coppia di amanti che abita la tua casa interiore. A seconda di come i due si relazionano, e dalla qualità del loro rapporto, dipende la qualità della tua vita.
Il mondo che hai intorno è costruito secondo questa modalità.
Nella dimensione più bassa e immatura, queste due qualità sono lontane, separate e, o si attraggono in modo disarmonico, oppure si respingono e si combattono, tentando ognuna di prevaricare sull’altra, poiché vissuta come potenzialmente distruttiva o soffocante.
Quando una delle due forze riesce ad andare al governo a discapito dell’altra, l’equilibrio viene perso.

Nel percorso della  “consapevolezza” l’essere umano raggiunge quest’unità. Unità definita, in ogni epoca, in modi diversi, ma facendo sempre e solo riferimento a questo principio.
Essendo duale la modalità con cui l’essere umano affronta la realtà, 2 sono le vie :

  1. una via del maschile: la conoscenza,
  2. una via del femminile: il sentire

Dire conoscenza, però, non significa parlare di teoria o perdersi nella dialettica analitica, quanto usare il linguaggio e la logica come contenitori e non come produttori. La ragione, lasciata da sola, è infeconda.
Con il termine sentire, si intende lo sviluppo delle qualità superiori dell’essere, le virtù umane, i grandi slanci interiori che l’essere umano conosce, poiché gli appartengono, ma che spesso rimangono latenti, potenziali, e che sono dunque il patrimonio nascosto dell’individuo. Arte, pittura, poesia, musica che, quando usata consapevolmente, ha il potere di far emergere da noi stessi il patrimonio dell’essere umano,  risvegliandolo all’attenzione quotidiana.

Maschile e femminile sono termini spesso identificati con l’equivalente biologico di maschio e femmina, o equivalente sociale dell’uomo e della donna. 

La distinzione tra maschile e femminile va al di là di costrutti biologici, psicologici e psicosessuali. Essa trascende le nozioni culturali, religiose e sociali di maschio e femmina, dell’uomo e della donna.

Il maschile e il femminile, lo Yin e lo Yang, l’anima e animus, per definizione, sono coscienza o energie che ognuno di noi possiede in quantità uguali, uomo e donna allo stesso modo. Ciascuna di queste energie sono come una faccia della stessa moneta. Nessuna delle due parti è più o meno importante rispetto all’altra faccia, entrambe sono molto importanti e necessarie per raggiungere un equilibrio.

Ognuno di noi come uomo e come donna allo stesso modo esprime queste due energie; solo l’accento, il grado, la quantità e la relazione tra loro sono diverse. L’energia Maschile è sottolineata soprattutto nel modo in cui operiamo verso il nostro mondo esterno ed espresso principalmente dall’azione, la forza, il movimento e la fermezza. L’energia Femminile è espressa nel modo in cui operiamo verso il nostro mondo interiore ed espressa soprattutto da fluidità, dalla creatività, dalla sensibilità, l’introspezione ed il nutrimento.

La quantità di energia che esprimiamo ci porta ad avere delle caratteristiche maschili o femminili. La famiglia, la cultura, la religione e la società in cui siamo cresciuti hanno grande influenza nell’energia che esprimiamo.

Tradizionalmente, i ragazzi che sono naturalmente più forti ed abili fisicamente sono spesso incoraggiati ad esprimere di più l’energia maschile, la quale serve a rafforzare il senso di mascolinità, mentre incoraggiano le ragazze ad esprimere l’energia femminile che serve a rafforzare il senso di femminilità.

Una disarmonia nelle nostre energie influenza sia la realizzazione personale che le nostre relazioni

Nozione del senso comune è pensare il maschile e il femminile come genere E’ così che viene definito da  tutte le persone dotate di buon senso (scuola); è un sapere pratico, il cui oggetto è considerato immediatamente comprensibile.

Appartiene al senso comune ritenere che questa nozione poggi sulla natura delle cose.

La coppia maschio-femmina, in questa prospettiva, forma una opposizione polare, o binaria, o dualistica. La principale caratteristica di questo tipo di opposizione è che ciò che appartiene a una delle polarità non appartiene all’altra. Uomini e donne stanno tra loro in una relazione come l’acqua e il fuoco, la terra e l’aria che sono tra loro contrapposti. L’idea di innato si  coniuga con quella dell’esclusività, ciò che è mio non può appartenere anche a te. Quel che ci rende esseri umani passa prima di tutto attraverso ciò che ci fa essere uomini o donne, il riconoscimento di se come esseri umani sessuati.

Si viene costruiti come uomini e come donne attraverso il processo culturale che modella comportamenti ed emozioni e quindi ruoli sociali. Esso fa si che gli appartenenti a ciascuna categoria sociale si pensino come diversi, considerando lo status assegnato e i ruoli a esso connessi come rispondenti a leggi di natura.

Se a livello culturale nella costruzione dell’ uomo e della donna sono in atto processi mentali e ideologici come la naturalizzazione , è a livello psicologico operante la rimozione. Di fronte al confronto con lo stereotipo, con il modello proposto, si impara a uccidere una parte di se stessi, quella non corrispondente alle aspettative, attraverso  2meccanismi:

  1. l’incoraggiamento a produrre comportamenti coerenti con lo stereotipo della propria appartenenza di genere
  2.  le sanzioni che colpiscono i comportamenti non conformi.

L’acquisizione di abitudini differenti, atteggiamenti e modi di pensare diversi serviranno a confermare la credenza nell’idea dell’ esistenza di un confine netto tra i due sessi. Il modo di vestire, di parlare, di muoversi e gestire il proprio corpo, il diverso accesso alle risorse e alla politica, le attività lavorative sono segnali culturali della differenza che si punta a riprodurre tra maschile e femminile

Un uomo con un maschile ben sviluppato è in grado di dirigere, di fidarsi di se stesso, di prendere rischi e di muoversi nel mondo che lo circonda con fiducia. Mentre con un senso del maschile debole, ha paure e dubbi su se stesso e la sua capacità di operare verso il mondo esterno. Ma soprattutto, ha paura di mostrarsi perché in qualche modo sentirà che la sua mancanza del maschile sarà evidente per gli altri e in alcuni casi, sarà lui a mettere su un atteggiamento macho o aggressivo per mascherare le sue paure e i suoi dubbi personali.

Una donna il cui senso di femminilità non è completamente sviluppato, sarà debole ed egoista. Invece di creare uno spazio di sostegno e nutrimento in se stessa, controlla ed interferisce con la vita degli altri, cercando un sostegno esteriore anziché interiore. Una donna che è in contatto con il proprio femminile è morbida, ricettiva, aperta, sa donare, irradiare, guidare, è luce e nutrimento, è comprensiva, empatica e compassionevole. La sua forza motrice è basata sul valore e su quanto riesce a trasmettere e a prendersi cura degli altri, senza perdere sé stessa. Per essere centrata ed entrare in una relazione sana con il proprio uomo è importante per la donna prendersi cura di sé e della propria femminilità, definire confini sani e non cadere nella trappola di confondere l’amore per l’altro con l’annullarsi per amore. Una donna che è centrata sulla propria femminilità potrà sentirsi più sicura, potrà rilassarsi, diventare più aperta e così anche più giocosa e ricettiva, potrà illuminare il mondo con la sua bellezza e sentirsi appagata.

Uomini e donne, esprimendo entrambi gli aspetti dell’energia del femminile e del maschile, possono vivere una vita serena, produttiva e soddisfacente sia da soli che con un partner.

L’energia Maschile senza l’energia Femminile può indurre una persona ad essere fredda, insensibile ed emotivamente chiusa, spericolata, dispendiosa, eccessivamente critica ed aggressiva (anche fisicamente violenta). La maggior parte degli uomini che esprimono in maniera non armoniosa l’energia maschile si trovano troppo concentrati verso l’esterno, non in sintonia con i propri sentimenti più profondi ed i sentimenti degli altri, perché non hanno il bilanciamento dell’energia femminile che spinge la fluidità, la creatività, la sensibilità, l’introspezione, il sostegno ed il nutrimento.

L’energia Femminile senza l’energia Maschile può indurre una persona ad essere troppo timida, passiva, superficiale, compiacente, appiccicosa e bisognosa, non in grado di prendere decisioni, eccessivamente dipendente, vulnerabile allo sfruttamento ed agli abusi. Oppure può indurre ad essere troppo concentrata interiormente e quindi incapace di andare avanti nella vita, a volte può bloccare perché manca quella energia maschile che guida l’azione, la forza, il movimento e la fermezza.

Una volta che si riesce a guardare la vita riconoscendo e accogliendo entrambe le energie, come uomo, ci si può permettere di esprimere l’energia femminile senza sentire una minaccia per la virilità, perché la virilità è già forte e sviluppata. E come donna, ci si può permettere di esprimere l’energia maschile senza sentire una minaccia per la femminilità, perché la vostra femminilità è già forte e sviluppata.

Creare una cultura dell’incontro.

Incontro significa più di un vago rapporto interpersonale. Significa che due persone si incontrano non per porsi semplicemente l una di fronte all’altra ma per viversi e fare un’esperienza reciproca:

Non si può incontrare l’altro fuori di noi se non lo abbiamo incontrato prima dentro di no