DESIDERATA
Guarda quanto son bella, quanto son desiderata, mi trucco pesante apposta per te.
Amo apparire, per strada in cortile, in modo particolare in tivù; sai, mi basta solamente il fatto che ci sei e mi desideri ardentemente; non m’importa chi sei tu.
Amo apparire tra la gente, nella tromba delle scale, in ascensore, al bar, al ristorante; a volte, quando conviene, anche in trattoria, difficilmente in pizzeria … e proprio per un fatto di magnanimità da parte mia. Comunque un teatro rimane sempre per me, un luogo privilegiato.
Io sono una “per bene” ma suscito invidia e gelosia alle signore perbeniste, che non hanno il coraggio di farsi vedere, né dimostrare i loro segreti desideri sociali dicendo che non vogliono apparire belle e spregiudicate come me … che non devo sfiorire … ma sono false.
Ho la testa piena di complimenti e tutti amano i miei talenti, specialmente da parte del sesso maschile … e si sa che va bene così.
Sono anche un’artista, attrice esperta tanto brava a mentire suoi miei sentimenti, quelli veri di me che risulterebbero sconvenienti all’atto delle mie necessità … di soldi e servigi, soprattutto servigi però … mi fanno sentire importante.
Ogni tanto spendo una lacrima per quelle donne che non sono belle come me, e importanti come me … che loro, poverine, sono sfortunate.
Se tu mi dici che sono vuota, insulsa e tanto “svitata” ti rispondo subito perché sono pronta a farlo, mi sono preparata col tempo; vedi, so fare tante moina, sono piena di complimenti e anche degli accidenti che mi mandi che mi rafforzano tanto, e sei cattiva, invidiosa e anche gelosa, e anche … tienti forte … mi ammiri e vorresti essere come me, ma non puoi, e non è perché non vuoi, solo che non te lo permetti e, … peggio per te.
Mi sono riempita di menzogne, di capricci, sotterfugi e strategie che hanno ben poco a che fare con l’etica comportamentale, così son ben pagata e ho tanti soldi, poiché da te che ami tanto la bellezza esteriore, e mi sfrutti all’osso, e guadagni sulla mia pelle, proprio da te io sono ben pagata. I miei errori sono tanti, ma tanti, lo so bene; prima o poi li pagherò tutti quanti, ma è meglio che tu non ti chieda quanti sono i tuoi, che saranno sempre più dei miei perché pensi di possedere chissà quale potere … e chissà poi alla fine della fiera, come e quanto tu dovrai pagare.
Testo a cura di Paolo Raimondi.
Fotografia a cura di Luca Paudice.